C’è aria di chiusura per il famoso parco acquatico “Le Vele” di San Gervasio, in provincia di Brescia: la società proprietaria, stando alla visura camerale ordinaria, ha i bilanci in rosso. A determinare questa situazione due voci: la prima riguarda le spese di gestione dell’impianto, che sarebbero aumentate esponenzialmente, fino a toccare gli 8 milioni di Euro; la seconda riguarda invece i mancati introiti, che sarebbero pari a un milione e mezzo di euro.
Se la visura camerale ordinaria non dovesse bastare, il tribunale ha già disposto un curatore fallimentare che si occupi della situazione e che provveda a vendere tutti i beni della società per poter passare al pagamento dei creditori attraverso le vie legali. L’unica strada, quindi, sembrerebbe quella di vendere “Le Vele”, dopo la definitiva chiusura dell’attività.
Il rischio è che i turisti non sappiano più dove passare le vacanze estive: il parco di divertimenti estivo era, in realtà, punto di ritrovo tutto l’anno. Sulla struttura insistevano diverse attività ricettive e anche i residenti trovavano in questo luogo diverse opportunità di svago, con ristoranti e campi per praticare i maggiori sport.
Ora, tutto questo rischia di scomparire, per via di una perdita di poco superiori ai 13 milioni di Euro indicata nella visura camerale e nella sentenza del tribunale di Brescia. Non sarebbe la prima attività intestata alla stessa società a fallire. Era già accaduto a una parte della società stessa, che è passata di mano con un contratto di locazione, mentre i fornitori chiedono spiegazioni in merito al Parco della Bassa, che sarebbe in gestione senza che i pagamenti arretrati siano mai giunti a destinazione.
La vicenda, stando alle carte, potrebbe dimostrarsi più complessa del previsto: è dal 2013 che la società intestataria de “Le Vele” di San Gervasio riscontra difficoltà economiche nei bilanci: ora che il tribunale ha detto la sua, sarà difficile rimuovere dalla visura camerale ordinaria la sentenza che riconduce l’intera storia al curatore fallimentare.
Una volta completate le procedure, sarà da stabilire il nuovo acquirente del parco ricreativo e quali saranno le sue decisioni per i lavoratori ora occupati sia nel parco, sia nelle varie attività che insistono sullo stesso, mentre dalla società tentano di recuperare il parco attraverso concordato.