È l’annuncio del presidente di Unioncamere che si riferisce alle attività delle camere di commercio italiane nell’ultimo anno. La semplificazione si basa sull’innovazione nella Pubblica Amministrazione e si pratica a tutti i livelli, dalla richiesta di una visura camerale online, alla consultazione del registro delle imprese.
Le procedure più veloci non dipendono da un aumento delle risorse disponibili, né da nuove leggi che regolamentino il rapporto tra le camere di commercio italiane e i cittadini. I 40 milioni di euro investiti dagli enti pubblici sono una stima di quanto imprenditori e liberi professionisti abbiano risparmiato con il nuovo iter.
Il risparmio ottenuto da un nuovo modo di svolgere il proprio lavoro si è poi diffuso su altri enti pubblici: infatti, potendo chiedere delucidazioni in merito a una visura camerale alla camera di commercio di zona, il cittadino non ha bisogno di aprire un contenzioso e (incosapevolmente) alleggerisce il carico di lavoro del tribunale competente.
Se per richiedere l’intervento del tribunale il cittadino deve affidarsi ai tempi della giustizia italiana (per una media superiore ai mille giorni lavorativi), con i servizi delle camere di commercio i giorni si riducono a quarantasei, stimolando per via indiretta la produttività.
Questi risultati sono frutto di un lavoro di quarant’anni, utili alle camere di commercio per organizzarsi e per sfruttare la tecnologia disponibile per metterla al servizio dei cittadini. Un efficiente organizzazione del registro delle imprese assicura anche una veloce consultazione delle visure camerali e di altri documenti da parte delle forze dell’ordine dove necessario.
Lo strumento che ha dimostrato l’efficienza delle camere di commercio italiane in Europa è lo sportello online “ComUnica”. Attraverso questo pannello disponibile online, per richiedere una visura camerale basta un click, senza dover fare file agli sportelli di zona e potendo chiedere informazioni anche su un’azienda italiana che non insiste sulla propria zona di riferimento senza costi aggiuntivi.
Ovviamente, c’è ancora molto da fare: alcune camere di commercio non sono ancora attrezzate con i nuovi sistemi e le risorse risicate non sono di aiuto, tanto che in alcune zone i cittadini devono rivolgersi ad agenzie di settore per ottenere una visura camerale. Quello di oggi è un primo passo per migliorare.